Skip to main content

Larice di Gordzé

Larice comune

Immerso nel suggestivo paesaggio vallivo della Valpelline, coronato dalle imponenti cime del Monte Brulè, il maestoso larice vegeta all’interno di un bosco rado costituito da esemplari della stessa specie, anch’essi vetusti. Ad esso si giunge percorrendo il sentiero che da Prarayer porta al rifugio Aosta di Gordzé.

L’esemplare appartiene ad una specie che presumibilmente ha le sue origini nelle zone dell’Europa del nord e della Siberia, è giunta nell’ Europa centrale e meridionale al tempo dell’ultima glaciazione e, una volta iniziatisi a ritirare i ghiacciai, si è ritrovata a crescere, in tutte le montagne delle Alpi, in popolamenti isolati e relitti. Nel caso specifico, il larice di Gordzé, la cui età è stimata in 520 anni, ha potuto assistere al lento ritirarsi del ghiacciaio delle Grandes Murailles, da cui era lambito fino all’inizio del XX secolo ed ora distante alcuni chilometri.

L’appellativo dato in dialetto valdostano di “brenva foula” che significa “quercia pazza” è motivato dalla fenologia dell’esemplare, che è il primo a diventare verde in primavera e l’ultimo a perdere gli aghi verdi in autunno. Esso è attore in numerose leggende che raccontano di fate e incantesimi, raccolte in forma scritta nel libro “La peau de lo Roc” di Saint-Loup, pseudonimo dello scrittore francese Marc Augier, affezionato alle tradizioni della Valpelline.

Dove

  • Regione

    Valle d'Aosta
  • Provincia

    Aosta
  • Città

    Bionaz
  • Località

    Gordzé, sentiero Prarayer
Caratteristiche

  • Altitudine

    2080 m s.l.m.
  • Circonferenza Fusto

    522 cm.
  • Altezza

    23,5 m.
  • Stima Anni

    520
Criteri di Monumentalità

Altri Alberi nelle vicinanze