Olivo dei 30 zoccoli
Olivo selvatico
L'ulivo oggi appare come un insieme di tronchi di dimensioni molto diverse, divisi da spazi più o meno estesi. A livello del suolo, tuttavia, si scorge una ceppaia unica, dalla quale essi traggono origine, ad eccezione di un germoglio molto giovane che sorge da un ceppo leggermente distanziato dal resto. Questo germoglio è ciò che rimane di un enorme tronco che volgeva verso sud e che, nel 1990, a seguito di un autunno molto piovoso, sotto lo sforzo del suo stesso peso, cadde, spezzandosi proprio alla base. Fu reciso totalmente e ne fu interrata nuovamente la ceppaia che,l'anno seguente germogliò, dando origine a questo giovane virgulto.
Attualmente l'ulivo non è più rigoglioso come ai tempi del Martini. Le sue alterne vicende hanno portato fino a noi una pianta il cui deperimento deve essere iniziato verso il 1960, forse dovuto al crescente inquinamento atmosferico, poiché gli anziani contadini del luogo ricordano ancora quando, nelle afose serate d'estate, si radunavano all'ombra della sua folta chioma (quindi più estesa di ora) ed, addirittura, giocavano a carte, in quattro, su un tavolinetto di pietra posto proprio al centro della ceppaia.