Quercia di San Rocco
Roverella
Nella tradizione orale della popolazione locale, persone anziane già decedute e nate a metà del secolo scorso, raccontavano di aver sentito parlare della pianta dai loro genitori e dai nonni; la stessa essenza aveva dimensioni notevoli già alla fine dell'800.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesetta di San Rocco fu utilizzata come deposito per armi e polveri da sparo. I soldati di guardia, per trascorrere il tempo avevano organizzato un tiro a segno appendendo il bersaglio al tronco della quercia.
Per tale motivo il fusto dell'albero si riempì di piombo e per un certo periodo si pensò che la pianta dovesse seccare. Tuttavia, con l'intervento dei contadini del paese, la roverella riuscì a salvarsi.